Servizio mensa scolastica: le assenze per motivi sanitari certificati saranno rimborsate

Pubblicato il 22 settembre 2020 • Scuola

Il Sindaco e la Giunta hanno appena deliberato la riduzione delle rette dovute dalle famiglie per il Servizio di Refezione scolastica in caso di assenze per motivi sanitari certificati. La retta mensile, in caso di assenze degli studenti per malattia, sarà quindi decurtata come segue:

ASSENZA PARI O SUPERIORE AL 25% = 25% DECURTAZIONE RETTA

ASSENZA TRA IL 50% E IL 75% = 50% DECURTAZIONE RETTA

ASSENZA SUPERIORE AL 75% = 100% DECURTAZIONE RETTA

Per i servizi di trasporto scolastico e di asilo nido comunale si applicheranno le riduzioni già previste in caso di ricovero ospedaliero anche per le assenze dovute a casi accertati COVID-19 superiori ai 14 giorni considerati i giorni di servizio nel mese.

“Come già annunciato, l'Amministrazione comunale ha rivisto quanto già approvato nel 2019, adattando le procedure a questo particolare anno scolastico segnato dall'emergenza Covid-19 – spiega l'Assessora Miriam Delvecchio – prevedendo la decurtazione della retta mensile della mensa scolastica in caso di assenza per malattia debitamente certificata pari o superiore al 25% dei giorni di frequenza nel mese.Si tratta di una misura necessaria per andare incontro alle famiglie, viste le nuove disposizioni ministeriali che non consentono l'access oai servizi educativi agli studenti con sintomi compatibili con Covid-19”.

“Le nuove modalità di pagamento introdotte da quest'anno - aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà - mirano ad agevolare le famiglie che puntualmente pagano il servizio. Abbiamo analizzato il calendario dell'anno scolastico e abbiamo messo a punto una tariffa che tenesse conto del numero effettivo di giorni di lezione. Nella tariffa, dunque, sono stati già decurtati – sul totale dei giorni fruibili – vacanze di Natale, Carnevale, Pasqua, eventuali ponti a partire dalle festività nazionali e un tot di giorni di assenza, tenuto conto del numero massimo di giorni complessivi ammissibili per legge. Chi prima pagava circa 80 euro al mese (tariffa massima) pagherà da quest'anno 60 euro. Per dirla in altro modo, chi ha un ISEE superiore a 15mila euro pagava fino allo scorso anno 530 euro annuali, oggi ne pagherà 480. La vera novità è la possibilità di scegliere la modalità di pagamento mensile, trimestrale o annuale: questo permette di premiare tutte quelle persone che pagano regolarmente e che potranno così ottenere un ulteriore risparmio fino al 5%”.

Nei prossimi giorni sarà diffuso un avviso pubblico con le modalità di accesso alle decurtazioni previste.


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